Il Blog della Parrocchia

4° di Quaresima

4° di Quaresima «del cieco».

Domenica della carità.

«Amiamo la luce e la giustizia, camminiamo come nel giorno. Miriamo a far risplendere le nostre azioni al cospetto di Dio»: è il desiderio che suscita in noi la liturgia di questa Domenica.

La guarigione del Cieco nato è immagine della «splendida illuminazione» che abbiamo ricevuto nel fonte battesimale e invito a vivere, con coerenza e gratitudine, gli impegni assunti con il sacramento del Battesimo: «Questa infatti è volontà di Dio, la nostra santificazione».

Facciamo quindi nostra la stessa professione di fede del «mendicante guarito»: «Credo, Signore». Chiediamo non solo la vista degli occhi del corpo, ma anche quella del cuore, per accogliere il Signore, sorgente della luce e della verità, e rimanere fedeli alla sua Parola di salvezza: «Signore, da’ luce ai miei occhi; con la tua luce illumina il mio cuore».

 

3° di Quaresima

3° di Quaresima «di Abramo».

«Vedi, Signore, com’è fragile l’uomo! […] Tanta indulgenza hai avuto con noi, ma ancora troverai da perdonare»: è la preghiera che accompagna il grande itinerario quaresimale.

Nel deserto dell’esistenza, il cuore dell’uomo rischia di abbandonare la via indicata dal Signore, lasciandosi abbagliare da false speranze di salvezza e cedendo alla tentazione di costruirsi un «dio» secondo i propri gusti personali.

Per questo le parole di Gesù – al centro della liturgia di questa Domenica – devono trovare la nostra accoglienza e suscitare un rinnovato impegno di conversione e di adesione al Signore. «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Solo il Signore può offrire realmente salvezza e aprirci all’ascolto della sua Parola, rendendoci capaci di accogliere la sua verità e di non sottrarci ad essa anche quando può apparire dura e difficile.

 

 

 

2° di Quaresima

2° di Quaresima

L’Eucaristia, cuore della Domenica.
Dalla Quaresima parte un invito ai fedeli a valorizzare alcuni aspetti della celebrazione, attraverso brevi interventi prima delle Messe festive che intendono favorire una partecipazione piena, consapevole e attiva.

Nella Quaresima, con brevi interventi all’inizio delle Messe domenicali, inviteremo tutte le assemblee dei fedeli a valorizzare alcuni aspetti della celebrazione eucaristica. Piccole attenzioni che permetteranno di sviluppare insieme il senso liturgico, di rendere più intenso il clima della celebrazione e più autentica la partecipazione ma soprattutto più intenso e consolante l’incontro con il Signore. Cominceremo dal silenzio: valorizzeremo il momento del silenzio che precede l’inizio della celebrazione eucaristica, poi quello che segue l’omelia, infine quello che segue la comunione. Una breve monizione prima della celebrazione eucaristica delle prime tre domeniche di Quaresima inviterà a mantenersi nel raccoglimento e ricorderà le ragioni per cui farlo. Da qui vedremo poi come proseguire.

Il silenzio dopo l’omelia
Richiamata l’importanza del silenzio all’inizio della celebrazione eucaristica, vogliamo oggi soffermarci sul silenzio dopo l’omelia. La liturgia invita a sostare dopo la proclamazione delle letture bibliche e la meditazione proposta nell’omelia. È un tempo di silenzio il cui scopo è quello di dilatare l’ascolto della Parola di Dio e di interiorizzarla. Nella sacra Scrittura il Signore “parla agli uomini come ad amici”: egli ci attira a sé, ci illumina, ci conforta, ci guida, ci corregge. Il silenzio dopo l’omelia permette alla Parola di risuonare meglio in noi affinché – come accadde ai discepoli di Emmaus – il nostro cuore possa ardere d’amore e il nostro cammino possa diventare più sicuro e sereno. [...]